CarloTheMast Player

mercoledì 8 ottobre 2008

SSC Napoli - SpaccaNapoli - 2008/2009 - Ep. 05 - 07.10.08 [1]

PARTE PRIMA
Gianello: «Il Napoli andrà lontano»
Il portiere azzurro: «Siamo sicuramente più forti dell’anno scorso. Vogliamo migliorare l’ottavo posto dell’anno scorso e entrare nel calcio che conta perché il Napoli merita questo»

Gianello crede nel Napoli. Ed è convinto che gli azzurri possano migliorare l'ottavo posto in campionato dello scorso anno. Il portiere ha parlato in esclusiva ai microfoni di Sky allinterno di "Spaccanapoli", la rubrica dedicata al club partenopeo andata in onda alle 18.30 su SkySport1. Ecco l'intervista integrale.

Chi è il portiere titolare del Napoli?
«Gennaro Iezzo».

E tu cosa ti senti? Luomo delle emergenze?
«Io mi sento, come dice anche il Presidente, una garanzia».

Navarro può essere il futuro del Napoli?
«Navarro è il presente e il futuro del Napoli».

Che rapporto cè tra voi portieri?
«Un rapporto buonissimo, si scherza, si ride, si cerca di far passare gli allenamenti, che per noi portieri sono un po più faticosi di quelli degli altri compagni, anche se loro ci prendono in giro. Ci dicono: Se rinasco, faccio il portiere. E noi rispondiamo: Prima prova a rinascere e poi vediamo se fai il portiere. E normale che tra noi portieri ci sia solidarietà, anche perché noi siamo un reparto a parte, quindi condividiamo le difficoltà di questo ruolo. In una squadra come il Napoli, in una società che vuole progredire e ambire ai primi quattro posti del campionato italiano, è normale ed è giusto avere tre portieri, anche perché gli infortuni sono dietro langolo. Iezzo ha subito la frattura del setto nasale al 95 del secondo tempo, quindi non si può mai sapere. Sono cose da accettare però io sono sereno, cerco di andare avanti per la mia strada, che è sempre stata quella del lavoro e ne è una dimostrazione laver giocato le ultime tre partite di questa settimana».

Cosa cambierà quando tornerai in panchina?
«Cambierà poco. Le scelte dellallenatore vanno accettate, è normale. In cuor mio è normale che mi auguro di giocare le partite però bisogna essere anche consapevoli e realisti. Io so che Iezzo è il primo portiere e di conseguenza, se vado in panchina o in tribuna, tifo da lì».

Contro il Genoa hai indossato la fascia da capitano. Che significato ha avuto per te?
«Portare la fascia da capitano di una squadra blasonata come il Napoli è sempre un onore ed è sempre gratificante. Il capitano deve dare una carica ai compagni, essere di incitamento».

E tu cosa hai detto per incitare i tuoi compagni?
«Ho detto che avevamo la possibilità di arrivare primi in classifica, di dare tutto e di cercare di uscire dal campo con la maglia sudata. Quello è importante perché poi purtroppo il pallone è rotondo e non è facile ottenere i risultati con le chiacchiere».

Dove può arrivare questo Napoli?
«Siamo consapevoli dei nostri mezzi e convinti di essere una grande squadra. Stiamo migliorando, siamo sicuramente più forti dellanno scorso, senza togliere niente a chi è andato via. Cerchiamo di progredire, domenica dopo domenica, e di migliorare lottavo posto dellanno scorso e di entrare nel calcio che conta perché il Napoli merita questo».

Sulleliminazione dalla Coppa Uefa.
«E stato un dispiacere per tutti, una parentesi negativa, un incidente di percorso. Alla ripresa del campionato affronteremo la Juve, che non attraversa un buon periodo, però in casa abbiamo sempre fatto bene, anche lanno scorso in casa abbiamo ammazzato le grandi».

Vi sentite un po tutti in Nazionale con Maggio e Santacroce?
«Sicuramente. E un premio a tutti gli sforzi, siamo partiti il 3 luglio per cercare la cavalcata europea, di certo fa piacere che due nostri compagni siano in Nazionale, perché portano la maglia azzurra in unaltra maglia azzurra».

Il futuro di Gianello.
«Essere arrivato a Napoli è stato per me il coronamento di tanti sacrifici, di tante difficoltà e di tante avversità. Sono contento di aver raggiunto obiettivi importanti perché lUefa di questanno è solo un punto di partenza per un Napoli che vuole ambire a traguardi importanti. Mi piacerebbe finire qui, perché mi sento parte integrante di questo progetto, e di conseguenza vorrei finire la carriera a Napoli».

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