"Se avessimo avuto di fronte un portiere e non un astronauta oggi parleremmo di una tripletta di Denis". Con decisione e chiarezza Pierpaolo Marino inquadra la partita del Napoli e l'intero periodo poco fortunato gli azzurri. A Marassi il Direttore Generale parte da un assunto fondamentale che funge anche da messaggio chiaro e preciso.
"Ho parlato con Lavezzi, con Denis, con i ragazzi e con il mister dopo la gara. Bene: siamo tutti assolutamente convinti di avere una squadra molto forte che non si arrenderà mai. Su questo possiamo stare sicuri. La rabbia di questa sconfitta e anche della sfida di Lisbona produrrà in noi energia positiva e giammai depressione perché la squadra è sicura del proprio potenziale. Abbiamo giocatori di classe elevatissima ed un parco attaccanti con un potenziale importante. Oggi Denis poteva firmare una tripletta e staremmo qui a parlare di un'altra partita. Ma sulla nostra forza siamo tranquilli. Io sono certo che il Napoli non sorprenderà mai negativamente quest'anno. Adesso c'è solo da curare un po' gli equilibri e guardare avanti".
Marino non discute degli episodi arbitrali, nello specifico del rigore negato al Napoli per un netto fallo di mano ..."Se vogliamo crescere come squadra dobbiamo abbandonare ogni riferimento a casi arbitrali che costituiscono sono alibi per i giocatori. Il calcio è fatto da rigori dati e rigori non dati. Le grandi squadre diventano tali quando sanno vincere superando ogni avversità e segnare un gol in più dell'avversario. A me piuttosto piace evidenziare la prestazione grandiosa, sporcata solo da qualche sbavatura rivelatasi poi decisiva, espressa dal Napoli e la partita strepitosa di Rubinho che ci ha negato almeno 2 gol. Noi la classifica non la guardiamo ma abbiamo 11 punti avendo giocato 4 partite su 6 in trasferta e questo la dice lunga sul nostro valore".
Infine una battuta sul "Caso San Paolo". "Io spero fortemente che il Coni possa riaprire le curve del nostro stadio. Chiediamo giustizia. All'Olimpico non è successo nulla e ci sentiamo vittime di una decisione iniqua. Spero davvero che il Coni rimetta nei binari corretti la vicenda e ci dia la possibilità di aprire tutti i settori del San Paolo per la gara con la Juventus".
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