Genoa: Rubinho, Papasthatopoulos, Biava, Criscito, Rossi, Mesto, Modesto (34' pt Bocchetti), Juric, Sculli (35' st Vanden Borre), Milito, Palladino (32' st Jankovic). A disp. Scarpi, Roman, Brivio, Perelli. All. Gasperini
Napoli: Gianello, Santacroce (1' st Contini), Rinaudo, Aronica, Maggio, Pazienza (29' st Montervino), Gargano, Hamsik, Mannini (22' st Pià), Denis, Lavezzi. A disp. Navarro, Cannavaro, Blasi, Zalayeta. All. Reja
Arbitro: Dondarini di Finale Emilia
Marcatori: 1' pt Lavezzi (N), 44' pt Papastathopoulos (G), 7' st Palladino (G), 28' st Milito (G), 30' st Denis (N)
Note: espulsi al 10' st Rossi (G) per fallo da ultimo uomo e al 45' st Papasthatopoulos per doppia ammonizione. Ammoniti Sculli, Santacroce, Hamsik
Genova - Finisce con Rubinho che toglie dal sette un colpo di testa di Denis. Al minuto 93. In pochi centimetri centrifugati dal destino vien fuori la sconfitta del Napoli a Genova: 3-2. Qualcosa da non dormirci. Perché Lavezzi segna uno dei gol più veloci della storia del calcio italiano dopo neppure 30 secondi, poi German Denis a metà primo tempo salta sulle spalle del Grifone per schiacciare in porta la palla del 2-0 ma Rubinho, in odore di santificazione, gli strappa l'urlo giusto dalla linea bianca. Succede la qualunque a Marassi. Che un difensore greco, Papastathopoulos, con scritto sulla maglia Sokratis (ci vuol filosofia) giochi la più bella partita della sua vita, segnando il gol del pareggio come un attaccante vecchio stampo prima che finisca il primo tempo. Che Palladino segni il suo primo gol in A quest'anno, che Milito metta il suo terzo sigillo in 4 giorni tra Coppa e campionato, che Lavezzi riduca a brandelli la difesa genoana costringendo Rossi al fallo da ultimo uomo e all'espulsione. E che Il Tanque riapra la partita ad un quarto d'ora dalla fine. Prima che il Conclave di Marassi decida per la santificazione di Rubinho, il portiere brasiliano che al 93' fa doppietta personale togliendo dall'incrocio uno splendido avvitamento di Denis che 364 giorni all'anno sarebbe valso il 3-3. Tutto qua. Non ci si è annoiati ed il Napoli ancora una volta dopo Lisbona vien via con tanto ardore, con la schiena dritta e la fierezza dei forti. Senza punti ma con nuove certezze. Anche quando si perde, non si perde mai veramente...
Comincia Lavezzi, e subito: una trentina di secondi scarsi ed il Pocho se ne va da solo in dribbling nellarea genoana, botta di sinistro, gol. Al 15' prima reazione genoana: tiro cross di Palladino e Gianello risponde bene. Al 17' ancora numero di Lavezzi in area, Criscito tocca la palla con la mano, per l'arbitro è fuori area e non concede il rigore. Al 25' occasione per chiudere la partita: cross di Gargano e stacco di Denis, Rubinho fa una parata che vale un gol. Al 30' ancora Denis in area, destro diagonale alto. Al 40' annullato un gol a Milito per fuorigioco (che c'è). Al 44' il pareggio genoano: Papastathoupoulos si gira bene di sinistro in area e indovina l'angolo lungo di Gianello, 1-1. Finisce il primo tempo.
Nel secondo Palladino servito da Milito segna il 2-1 dopo 7 minuti. Il Napoli ruggisce. Al 10' Lavezzi attraversa tutto il campo, salta, sterza, si beve 5 difensori, finché Rossi lo trancia. Espulsione diretta per fallo da ultimo uomo. Però il Grifo si appende al talento del Principe Milito che segna il 3-1 al 28'. Ma gli azzurri non muoiono. Al 30' Denis lavora con maestria una palla in area e scarica il sinistro sotto la traversa. Il finale è tutto napoletano. Fino al 93' quando Rubinho fa il fenomeno su un colpo di testa di Denis giusto all'incrocio. Applausi per il portiere brasiliano, complimenti al Genoa ed onore al Napoli. A Marassi oggi è andata così...
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