CarloTheMast Player

sabato 8 novembre 2008

Vitale: 'Napoli sei la mia favola'

Vitale: "Per me il Napoli è tutto"

"La maglia azzurra è più di un sogno, è la favola della mia vita". A sentir parlare Gigi Vitale non vien voglia di parlare di calcio, tatticismi, moduli, avversari, classifiche e tutti gli ammenicoli annessi al pallone. Son talmente genuini lo sguardo ed il pensiero di questo ragazzo di Castellammare di Stabia che tutto passa in secondo piano davanti all'impeto trasognante delle sue parole.

Stai vivendo una stagione speciale. Raccontacela...

"Napoli per me è tutto. Non riesco a dire altro. Ero un ragazzino delle Giovanili, la Società mi ha allevato, mi ha fatto crescere con affetto e pazienza. Il Napoli mi ha seguito, mi ha curato. Ho avuto tutto quello che possa desiderare un ragazzo napoletano. Ed ora essere nella rosa azzurra è qualcosa che va oltre ogni desiderio...".

La tua avventura è cominciata subito, nel primo giorno della nuova Era ai tempi della Napoli Soccer...

"Sì, ringrazio il Direttore Marino ed il Presidente De Laurentiis per avermi dato questa grande occasione. Solo 3 anni fa ero un ragazzino che sognava ad occhi aperti. Adesso sto vivendo una favola che ha superato il sogno. Sentire i tifosi incitarmi, avere la fiducia della Società, dell'allenatore, per me è qualcosa di speciale".

Come hai vissuto l'inserimento nel gruppo?

"Benissimo. Considero i miei compagni dei fratelli maggiori. Mi hanno coccolato e dato buoni consigli. E poi ringrazio mister Reja ed anche Viviani. Mi hannno ritagliato un ruolo definito ed hanno fatto in modo che potessi avere una precisa dimensione tecnica".

Come vive un napoletano questo momento magico di Napoli?

"Io sono un tifoso azzurro ancor prima che calciatore. Rivedere questo entusiasmo mi dà una grande gioia. Io ero appena nato quando il Napoli viveva gli anni d'oro di Maradona. Adesso non mi sembra vero essere in questa squadra che ci sta regalando di nuovo delle grandi emozioni". Domenica c'è la Samp. C'è voglia di riscattare Milano... "Io non reputo quella di San Siro una sconfitta. Siamo stati all'altezza del Milan e siamo stati piegati solo dalla sfortuna. Con la Sampdoria sarà dura, avremo di fronte tanti grandi giocatori, ma dobbiamo cercare subito di fare un bel risultato".

Tu sei di Castellammare di Stabia. A casa tua come vivono la tua avventura?

"Mio padre parla poco di calcio, mio zio invece è un mio grandissimo mio tifoso e mi segue sempre. E poi c'è mia madre. Lei non parla molto e mi sta sempre vicina. Ma la sera in cui ho segnato il gol al Benfica ho saputo che ha pianto...".

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