CarloTheMast Player

sabato 8 novembre 2008

Marino: 'Questo Napoli può strabiliare'

Marino: Crescita ed entusiasmo, è tornato 'il miracolo' napoletano

"L'anno scorso adottammo il verbo 'stupire' quest'anno la squadra può strabiliare". Pierpaolo Marino conia il nuovo slogan per connotare la stagione azzurra. E se la coniugazione funzionerà come il passato "claim" di lancio, Napoli può ben guardare orizzonti felici. Il Direttore Generale traccia la sua analisi partendo proprio dal match col Milan.

San Siro ha lasciato scorie?

"In realtà già siamo passati oltre. Siamo pronti a rilanciarci e riscattare sin da domenica non la prestazione ma il risultato di Milano. Da ogni sconfitta bisogna trarre elementi di crescita. L'esperienza non si compra al mercato ma si accumula attraverso gli episodi vissuti. Ed è mio compito trasferire la mia sensibilità acquisita in anni di calcio affinchè la squadra si renda conto delle proprie potenzialità. Attualmente questi ragazzi non credo siano pienamente coscienti di quanto possano dare. Nessuno ancora probabilmente sa quanto è forte questo Napoli".

Nessuna recriminazione sui singoli episodi di San Siro, quindi?

"No. Il nostro non è un atteggiamento diplomatico, come qualcuno sostiene, ma semplicemente costruttivo ed educativo. Riteniamo di avere un gruppo con valori talmente importanti da poter fare a meno di polemiche e alibi. Un errore arbitrale equivale ad un rigore sbagliato di uno dei nostri giocatori. Ciò che accade in campo lo commentano i fatti e la critica. Se il calcio vuole recuperare la cultura della civiltà e della sportività noi dirigenti dobbiamo tenere un comportamento responsabile soprattutto in un mondo in cui non c'è bisogno di accendere ulteriori micce per rendere il clima ancor più incandescente. Oltretutto ripongo grande fiducia in Collina e ritengo che da solo possa fare quel lavoro di selezione per conferire qualità ed affidabilità alla categoria arbitrale".

Domenica c'è la Samp. L'anno scorso ci fu la prima vittoria in campionato al San Paolo coi doriani...

"Beh, è passato poco più di un anno e quello che mi viene da dire è che questa squadra ha fatto passi da gigante. Devo dare atto ai ragazzi di aver avuto un processo di crescita sbalorditivo. E per questo voglio ringraziare tanto anche i tifosi. Io sono convinto che per arrivare ai successi prefissati, un club debba avere unità di intenti tra Società, squadra e pubblico. Se poi il pubblico è quello napoletano l'alchimia può essere ancora più esaltante".

A proposito di pubblico, domenica è atteso un altro pienone al San Paolo...

"Sì, i dati della prevendita sono esplosivi e di questo devo ringraziare la splendida tifoseria azzurra che ha voluto così manifestare quanto abbia apprezzato il nostro impegno e la nostra prestazione a Milano. Quella dei napoletani è una passione impareggiabile. Ho ancora negli occhi le scene di affetto all'aeroporto di Capodichino e a quello di Linate a Milano. E' tornato l'entusiasmo di metà anni 80, dell'epoca di Maradona. Questo è gratificante per me ed il Presidente De Laurentiis. Io lo reputo un miracolo ereditato nel DNA e trasmesso magicamente da generazione in generazione dopo anni di sofferenza...".

Maradona, appunto: se l'aspettava convocasse Denis e Lavezzi?

"Intanto ringrazio tanto Diego. Il suo amore per Napoli lo ha portato evidentemente a seguire con maggiore attenzione le sorti di German e del Pocho. Significa che Maradona è ancora vicino al Napoli e noi speriamo di poterlo avere presto al San Paolo. Non arriverebbe il ct dell'Argentina ma nel nostro immaginario sarebbe come riabbracciare la storia azzurra".

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