CarloTheMast Player

domenica 3 febbraio 2008

Reja non si tocca

La giornata di ieri ha sancito la fine del mercato cosidetto di riparazione; il mese di Gennaio appena concluso ci ha regalato un Napoli tanto scoppiettante in fase di mercato, quanto deprimente sul campo di gioco. Le ottime operazione condotte sotto la sapiente regia del pluripotenziario Pierpaolo Marino hanno portato in riva al Golfo i vari Mannini, Santacroce, Navarro e Pazienza. Non a caso, il Napoli si è meritato l'Oscar del mercato; nessun'altra squadra ha potenziato l'organico così come è stato fatto dalla società partenopea.

Ma gli ottimi risultati ottenuti negli hotel milanesi non dovrebbe far dimenticare quanto di buono è stato fatto finora dalla rosa costruita in estate.

Fatta eccezione per lo scialbo periodo post natalizio, il Napoli ha suggellato il suo ritorno in A con dei risultati di prim'ordine, vedi vittoria con la Juve, senza dimenticare le ottime prestazioni esibite con Inter, Roma e Fiorentina che hanno permesso ad una squadra che resta comunque una neo promossa, di stazionare stabilmente ai margini della zona Uefa.

Ma purtroppo, alcuni critici e sapientoni locali, non hanno smesso di recitare l'ormai solito teatrino fatto di critiche e polemiche nei confronti del condottiero goriziano. A tutto ciò, si è aggiunto l'aspro confronto tra il Presidente ed il Tecnico, nell'ormai famoso post partita di Napoli-Lazio. Il Presidente ha il sacrosanto diritto di muovere appunti e critiche nei confronti di una gestione tecnica talvolta povera di spettacolo, ed ultimamente poco redditizia.

Andrebbero però ricordati gli obiettivi fissati ad inizio stagione. Era stato proprio il Presidente, infatti, a fissare il traguardo del Napoli tra il decimo ed il dodicesimo posto. Oggi il Napoli dove si trova? In undicesima posizione, a soli 4 punti dalla zona Uefa. E non ci sembra corretto ed onorevole, scaricare le colpe degli ultimi risultati sulle spalle di Reja.

La realtà, almeno prima del mercato di gennaio, era nota a tutti. L'organico messo a disposizione del tecnico in estate, era composto da 12/13 giocatori validi per la disputa di un buon campionato d'esordio nella massima serie; non ce ne voglia nessuno, ma il resto della rosa ha chiaramente mostrato i suoi limiti, soprattutto tecnici. Ed era facilmente prevedibile un calo di tensione dei giocatori più rappresentativi di inizio stagione, come Lavezzi o Gargano, che ha portato di conseguenza a risultati poco incoraggianti.

Ma si sa, Napoli è Napoli, una piazza fatta di eccessi; qualcuno si era illuso troppo presto di poter puntare tranquillamente alla zona Uefa. Occorrerebbe una dosa di buon senso in più, soprattutto considerando che chiunque avrebbe firmato ad inizio stagione per essere lì, a quell'undicesimo posto dove oggi si trova il team partenopeo.

Reja è proprio colui che meriterebbe più elogi che critiche; ha sicuramente commesso alcuni errori, ma le colpe vanno divise equamente tra società, squadra e tecnico.

Un tecnico, che ci piace ricordarlo, ha saputo portare il Napoli in serie A nel giro di tre anni, e che oggi lotta ardentemente per riportarlo nelle zone più nobili della classifica. Ma per fare tutto ciò occorre del tempo. Tutto questo è stato compreso a pieno da Presidente e Direttore. Il Napoli e soprattutto Napoli, possono oggi vantarsi di avere alle spalle una società ricca e sapientemente organizzata.

Fatta eccezione per la Juve, il Napoli è la società della serie A ad aver speso di più nelle due fasi di mercato. La soddisfazione di aver soffiato ad Inter e Juve, rispettivamente Mannini e Santacroce, non può che rendere felici tifosi ed addetti ai lavori. Questi due acquisti rappresentano infatti la dimostrazione forte e chiara, che Napoli potrà competere in brevissimo tempo con le società più blasonate del Paese e perchè no, d'Europa.

Ma soprattutto, rappresentano una splendida risposta a coloro che ritenevano De Laurentiis un presidente sparagnino, da qualcuno definito "Chiacchere e Distintivo". E l'acquisto di Pazienza è indicativo di tutto ciò: il giocatore è sbarcato a Napoli per un volere preciso di Pierpaolo Marino, ma soprattutto perchè il Napoli ha depositato cash nelle casse della Fiorentina, quasi 5 milioni di euro, a differenza della Lazio, che avrebbe voluto ottenere un pagamento dilazionato.

45 milioni di euro spesi per il ritorno in serie A, sono una cifra enorme, e danno l'esatta cognizione di quanto il Presidente voglia riportare il Napoli ai livelli che competono alla piazza. E non riteniamo affatto scontato l'addio di Reja per fine stagione. Il Presidente ha dimostrato quanto tenga alla continuità di gestione, tenendo Reja saldamente al timone della squadra azzurra per diverse stagioni. E un girone di ritorno favorevole per gioco e risultati, potrebbe rappresentare l'alba di un nuovo giorno per il sodalizio Napoli-Reja.

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