Castelvolturno – I campi di allenamento, è lì sui prati dell’Holiday Inn, che i giocatori si allenano e danno il massimo per essere protagonisti, magari per guadagnarsi un posto da titolare. Con mister Reja impegnarsi essere in forma, magari più di quelli che giocano di consueto, non basta. Il tecnico del Napoli, ha dimostrato di avere idee chiare, ma forse sarebbe meglio dire idee fisse. A cominciare dal modulo 3-5-2, che in questo campionato e in quello passato di serie B, non è quasi mai mutato, seppur gli uomini di fascia a disposizione del Napoli, non siano adatti in quel ruolo.
Savini è quello che più di tutti “subisce” il modulo, riuscendo a proporsi poco in attacco, ma garantendo una buona fase difensiva. In mezzo al campo, con l’arrivo di Hamsik, Gargano e Blasi gli spazi per Dalla Bona si sono chiusi. L’ex Chelsea, ha trovato pochissimo spazio in questa stagione, anche quando Gargano è apparso stanco o quando gli altri centrocampisti erano gravati da squalifica. In quel caso si è preferito adattare altri calciatori in mediana, invece di far giocare Dalla Bona, che in quelle rare apparizioni (soprattutto in Coppa Italia) non è apparso poi così scarso.
Passando dal centrocampo, si arriva all’attacco, ed inevitabilmente al grande escluso Emanuele Calaiò. Bomber indiscusso ad inizio stagione, con più di trenta gol all’attivo con la maglia azzurra in due stagioni e mezzo, protagonista indiscusso della rinascita del Napoli. L’arciere si è ritrovato dopo la prima partita a fare i conti con Zalayeta, che per stessa ammissione del tecnico giocherà anche se fosse solo al 70 della condizione fisica. Parole che inevitabilmente hanno intaccato la condizione mentale di Calaiò, che in questo modo ha capito di poter trovare pochissimo spazio.
Il bomber è stato anche perseguitato dalla sfortuna, con un rigore sbagliato e due legni colpiti, nelle ultime prestazioni si è disimpegnato bene, ma non c’è niente da fare, mister Reja non lo ritiene adatto a giocare più di qualche spezzone di partita. Si era detto che Calaiò, potesse fungere da vice-Lavezzi, ma anche in questo caso non ha trovato spazio, anche grazie alle ottime prestazioni dell’argentino.
L’arciere è una punta centrale e ha dimostrato che quando viene sgravato di compiti difensivi, sa essere incisivo come pochi, possiede una buona tecnica individuale, buon tiro e colpo di testa, ma niente Reja preferisce Zalayeta o al massimo Sosa e così Calaiò si ritrova a fare la quinta punta del Napoli.
Partendo dal fatto che Reja, merita elogi per quanto ha fatto fino ad ora, resta il fatto di gestire ora una situazione di spogliatoio che andrà aggravandosi sempre di più con i nuovi acquisti. Le scelte, o i “pregiudizi” di Reja, difficilmente cambieranno, chissà se l’arrivo di Mannini convinceranno il mister a puntare su un uomo di fascia e magari ad essere leggermente più propositivo in avanti.
Sta di fatto che serve una svolta a questo Napoli, ventiquattro punti non sono pochi, ma il diffondersi del malumore nello spogliatoio, potrebbe aggravare la situazione in classifica ed a quel punto la piazza di Napoli non sarà molto loquace, con un tecnico che ora hai tutti i ricambi per affrontare in serenità la seconda parte di stagione.
CarloTheMast Player
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