Giornalista napoletano per molti anni ha seguito, da inviato, la Juventus per la Redazione di Rai Sport. Attualmente collabora con l'emittente campana Canale 34 e con il quotidiano "Il Roma" di Ciro Venerato.
È senz’altro un momento particolare, questo, per il Napoli. Dopo la faraonica campagna acquisti di gennaio orchestrata dal munifico presidente De Laurentiis, che ha portato la rosa a diposizione di Reja ad essere rimpinguata di elementi del calibro di Mannini, Santacroce, Pazienza e Navarro, i partenopei si apprestano al tanto atteso cambio di modulo, che sancirà il passaggio dal 3-5-2 caratteristico di Reja, ad un più spettacolare 4-3-3.
Certo gli eventi di questa settimana, non hanno favorito un discorso di questo tipo: il Napoli è stato infatti bersagliato dalla sfortuna, che ha bloccato, nell’ordine Savini, Cupi e Domizzi, senza contare l’operazione a Iezzo ed il problemino che sta tenendo in dubbio fino all’ultimo Hamsyk per la gara di domani.
Con un intero reparto fuori, non mi sentirei certo di attaccare il mister se dovesse optare per il solito modulo, seppur rabberciato a causa delle numerose defezioni; il mio è un discorso più improntato verso il futuro, in cui le tre punte diventeranno quasi una necessità, se si vorrà dare anche sul campo, continuità ai grandi progetti che il presidente sta preparando al di fuori.
Un’altra ipotesi, partorita dal collega Raffaele Auriemma,responsabile dei servizi sportivi al quotidiano “Il Roma”, e che condivido al punto di fare mia, prevede invece un modulo speculare a quello della Roma di Spalletti: un 4-2-3-1 che vedrebbe dalla linea mediana del campo, Blasi e Gargano in luogo di De Rossi e Pizarro; Mannini e Lavezzi come emuli di Mancini e Taddei, ed infine Hamsyk a ricoprire le mansioni svolte nella Roma da Perrotta, con Zalayeta terminale avanzato.
Tornando al presente, io ritengo che il Napoli sia nelle condizioni di affrontare il prosieguo della stagione senza patemi per quanto riguarda la salvezza, ma con la “lucida follia” di tentare la scalata all’Uefa. Gli azzurri hanno infatti la possibilità di inserirsi immediatamente alle spalle di Palermo e Sampdoria, con la speranza di riuscire a colmare, attraverso i nuovi acquisti, il gap che attualmente li divide dalle rivali.
In questo senso giudico fondamentale il ruolo, nel vero senso della parola, di Mannini. Questo è un giocatore dalle ottime potenzialità tecniche, che deve essere sfruttato prevalentemente nella fase offensiva della manovra, senza essere sacrificato in copertura; proprio per questo motivo credo sa indispensabile un cambiamento di disposizione tattica, in quanto non è un giocatore assolutamente adatto a fare il terzino, o peggio ancora, l’esterno di un 3-5-2.
Vista la quasi totale inscindibilità di Reja dal suo modulo prediletto, continuo a confermare la mia linea di pensiero, ovvero di un cambiamento pressoché certo che subirà a fine stagione la guida tecnica della squadra. Il Napoli si dovrà dotare di un nuovo allenatore, un tecnico che, dopo quattro anni, sia in grado di fornire alla tifoseria nuovi stimoli e nuove emozioni, che faccia più affidamento al collettivo piuttosto che all’estro del singolo.
La mia personale preferenza va alla scuola vicina alle idee di Sacchi e Lippi, tuttavia, non potendo prendere né Prandelli (che giudico il migliore in assoluto), né Spalletti, credo che la soluzione migliore sia quella di puntare su un emergente come Marco Giampaolo, scelta, però, in cui tutte le componenti della società dovrebbero credere ciecamente, per riuscire a resistere alle enormi pressioni cui sottopone una piazza esigente come quella di Napoli.
Chiudo rendendo nota la mia stima verso un altro allenatore, che sogno, un giorno, di vedere sulla panchina azzurra: Giampiero Gasperini, legato a doppio filo al progetto Genoa, uno dei pochi in grado di riproporre le sue idee tanto in B quanto in serie A, ma senza per questo perseguirle ottusamente; proponendo un calcio piacevole ed offensivo, ma comprendendo, allo stesso tempo, quando è il momento di fare le barricate. Prevedo per lui un grande futuro.
CarloTheMast Player
domenica 10 febbraio 2008
Napoli, ecco il tuo futuro
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