Ancora 20 milioni di euro circa. La voglia di vincere, il desiderio di vedere la propria squadra riprendersi dagli ultimi schiaffi presi, la necessità di adeguare l’organico alle esigenze di una piazza che chiede e merita tanto. Sconfinato l’amore dei tifosi per i colori, enorme l’esborso economico affrontato da De Laurentis per condividere insieme sogni e atmosfere europee. La sconfitta di Cagliari ha stravolto il mercato azzurro, anticipando di qualche mese mosse preannunciate e silenziose promesse sibilate nei corridoi dell’Ata Quark.
L’inaspettato arrivo di Navarro, il doppio colpo dal Brescia Santacroce-Mannini, il matrimonio con il “promesso” Pazienza rincorso per oltre tre anni e l’inseguimento di Esposito sono il chiaro segnale di una società che persegue i massimi obiettivi. Nella scorsa settimana Pierpaolo Marino aveva cercato spasmodicamente di coprire quello che ad oggi sembra ancora il vero nervo scoperto dello scacchiere tattico partenopeo: un terzino sinistro in grado di spingere e di difendere con personalità. In quest’ottica si erano rincorsi i nomi dei vari Modesto, Balzaretti e Capuano, nel tentativo di ovviare alle difficoltà incontrate da Savini e dall’oggetto misterioso Rullo.
Imprendibile su quella fascia con il Lecce di Zeman, attraversa ora un momento delicatissimo fatto di prestazioni scialbe, panchine e tribune. Improvvisamente, dopo Cagliari, cambia tutto e sullo spogliatoio azzurro spira aria di rivoluzione: gli arrivederci di De Zerbi, Maldonado, l’offerta di Rullo come pedina di scambio al Brescia, le voci su Iezzo e Calaiò e lo sfogo di Dalla Bona segnano il mercato in uscita del Napoli.
Segnale di qualcosa che è cambiato, un progetto tecnico che si è forse evoluto in corsa data la difficoltà della squadra di riproporre con brillantezza quel 3-5-2 che lascia un po’ abbandonati al loro destino il duo Zalayeta-Lavezzi. Un ritorno al 4-3-3 messo in cantiere la scorsa estate, abbandonato poi per le difficoltà incontrate nel trovare i giusti equilibri in un campionato massacrante quale è quello della Serie B italiana e riproposto, a sprazzi, nei momenti più difficili di questa stagione.
Il mercato è finito, ora la parola passa definitivamente ai campi da gioco e il Napoli deve cercare al più presto di spezzare questo trend negativo per riacquistare fiducia e confidenza con la vittoria. L’entusiasmo e le belle prospettive di pochi mesi fa, non deve lasciare il posto ad ansie e paure ingiustificate capaci di ingabbiare ed attanagliare le gambe e la testa anche dei giocatori più esperti e maturi. Lasciamo crescere questo Napoli nelle mani di un allenatore che da sempre ha garantito equilibri e risultati senza mai sottrarsi alle proprie responsabilità.
La piazza ama, soffre e sogna di ritornare ai massimi livelli con una “fame” di calcio e spettacolo che non ha eguali in tutto il mondo, ma deve anche essere capace di aspettare e di aiutare questa squadra fatta di giovani forgiata dentro un “Progetto” che guarda lontano.
CarloTheMast Player
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