Reggina: Campagnolo, Lanzaro, Cirillo, Valdez (37' st Stuani), Aronica, Barreto, Tognozzi, Hallfredsson (20' st Cozza), Modesto (47' st Joelson), Brienza, Amoruso. A disp. Novakovic, Costa, Cascione, Makinwa. All. Orlandi
Napoli: Gianello, Santacroce, Cannavaro, Contini, Garics, Blasi, Gargano, Hamsik (44' st Pazienza), Grava, Lavezzi (35' st Bogliacino), Sosa. A disp, Navarro, Rullo, Montervino, Dalla Bona, Calaiò. All. Reja
Arbitro: Damato di Barletta
Marcatori: 31' st Sosa (N), 47' st Brienza (R)
Note: ammoniti Sosa, Gargano, Halfreddson, Cannavaro. Recuperi 2+5.
Reggio Calabria - Ha atteso Sabato Santo il Napoli per pareggiare per la prima volta nella sua storia a Reggio Calabria in campionato. E segnare la prima X in tabella del girone di ritorno, quasi fosse un subliminale messaggio di pacificazione in tema con l'evento pasquale. Un punto importante ancorché dal retrogusto amaro per gli azzurri che hanno subìto la rimonta al 92esimo. Ma poco male perché il Napoli si attesta saldamente nel ventre della classifica e conta 7 punti in 5 partite, attraversando con gloria ed esaltazione anche il famoso ciclo terribile. Al Granillo lo scacco alla Reggina l'aveva dato Roberto Sosa in tre splendide mosse: taglio di Hamsik, do di petto di Lavezzi e zampata del Pampa. Un gioco da playstation. Per Sosa il sesto sigillo quest'anno ed una media gol-partite giocate impressionante. Poi però il finale "disperato" della Reggina a caccia di un pareggio salvezza. Che arriva con un destro di Brienza al 92esimo. Un punto per uno e Pasqua di serenità per il Napoli che spacca in due la classifica come una mela, snocciola sette splendidi punti nel mese di marzo, si prende un pari su un campo in cui aveva sempre perso nei tre precedenti in campionato e rimette nel fodero la licenza di stupire specchiandosi in un caleidoscopio di emozioni. Il futuro è azzurro. La Mala Pasqua non abita qui...
Non è partita per esteti. Piuttosto per combattenti. Al Granillo c'è da far legna perché la Reggina ha gli occhi rosso sangue per la sua rincorsa salvezza. Gli azzurri si calano nel contesto e tengono botta palla su palla. Al 18' Gianello è bravo al 18' ad uscire su Amoruso e sventare un possibile pericolo. Al 30' ancora il portiere azzurro attento a spegnere una mischia con presa sicura su azione di angolo. Al 32' si accende il Pampa: colpo di testa sul palo lungo che esce di un soffio. Finisce il primo tempo. La sensazione è che il Napoli sia sicuro ed abbia la giusta vigoria. Sensazione rafforzata e suffragata dalla ripresa.
Al 64' ci prova Lavezzi da fuori: alto. Poi la gara si attesta sulla battaglia e tiri in porta non se ne vedono. Fino al 76'. Un break micidiale del Napoli: Hamsik da sinistra lancia Lavezzi, il Pocho di petto la mette al bacio per Sosa che di sinistro gira a rete: Campagnolo salva con un piede ma poi il Pampa non perdona sul tap-in: 1-0. Gli azzurri potrebbero chiudere la storia con un bel contropiede Blasi-Bogliacino-Hamsik, con lo slovacco che chiude a giro alto. Invece arriva il pari: destro di Brienza al minuto 92. Un punto per uno. E serenità azzurra. La Mala Pasqua non abita qui...
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