"Lavezzi ha un ginocchio gonfio, speriamo non ci siamo altre conseguenze". Danno e beffa. Pierpaolo Marino per una volta ha difficoltà a filtrare la sua rabbia attraverso la dialettica. C'è poco da fare esercizi linguistici. Sul gol della Juve c'è un fallo grosso così su Lavezzi. E l'argentino porta ancora addosso i segni del colpo. Il Direttore Generale non abbandona, comunque, la sua seraficità nella disamina a caldo.
"Dispiace molto. Anche perché oggettivamente Rocchi ha arbitrato benissimo. Fino all'88esimo avrebbe meritato un bel 7 in pagella a mio parere. Peccato che non abbia visto il fallo su Lavezzi che ha poi generato il gol della Juve. Ma io devo dire una cosa per ciò che riguarda il Pocho. Sono troppe domeniche ormai che gli viene fischato forse solo il dieci per cento dei falli che subisce. E questo perché, probabilmente proprio dopo il rigore dell'andata con la Juve, viene ritenuto un cascatore. Cosa assolutamente falsa perché Lavezzi quando va giù o è perché ha ricevuto una irregolarità e per evitare che gli spezzino una gamba. Sono certo che stasera se il fallo fosse stato commesso su un altro giocatore azzurro sarebbe stato tranquillamente visto".
"Ripeto - prosegue Marino - non c'entra Rocchi che secondo me ha arbitrato davvero benissimo fino all'episodio in questione. Però consideriamo che se Lavezzi non fosse stato fermato in quel modo, non solo non avremmo subìto gol, ma poteva addirittura generarsi per noi un contropiede propizio ed ora staremmo parlando di un'altra partita. Comunque adesso accingiamoci a chiudere il cosiddetto ciclo di ferro. All'andata con Inter, Roma, Juve e Fiorentina raccogliemmo 4 punti, adesso di punti ne abbiamo 3 e speriamo mercoledì di poter almeno eguagliare il bottino dell'andata se non migliorarlo. Anche se sappiamo benissimo che la Fiorentina è in un gran stato di forma. Ma il Napoli visto oggi a Torino merita davvero elogi. Il nostro obiettivo è di conquistare al più presto possibile quei 6-7 punti che possano metterci la testa a posto per proseguire tranquilli il campionato. Poi dopo potremo anche pensare, eventualmente, a divertirci cercando ancora di stupire".
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