Napoli-Lazio: Un campionato mediocre aspetta il Napoli!
In un mare in tempesta il Napoli non ha trovato per evitare di affogare nemmeno la Dea Bendata, cui aggrapparsi, e, al termine di una partita in cui le due squadre si sono sostanzialmente annullate, gli azzurri hanno finito per perdere anche contro la Vecchia Signora per uno sfortunato autogol di Blasi. La cronaca ci impone, quindi, di dire che il Napoli in questo periodo non è certo fortunato, ma la ragione ci induce ad evidenziare che, se una squadra perde sei delle ultime otto partite, non può essere sempre stata sfortunata.
Lennesima sconfitta sembrava aver allontanato ogni velleità europea, ma la mediocrità di questo campionato concede al Napoli unaltra chance per tornare nel giro che conta. Se si guarda attentamente la classifica, ci si accorge che, nonostante da otto partite il Napoli sostanzialmente sia fermo ai box, solo una vittoria separa gli azzurri dal settimo posto, detenuto dalla Lazio.
Il momento dei bilanci, perciò, va rinviato di qualche partita, perché lessenziale adesso è che il Napoli ritrovi i tre punti, perche Reja e i suoi ragazzi davvero non meritano di finire così ingloriosamente una stagione, che nella prima parte li ha visti grandi protagonisti.
A quel punto, quando davvero ogni obiettivo sarà svanito, i vertici della società azzurra dovranno con chiarezza e sincerità esporre alla città i loro programmi per il futuro. Lambiguità di un Presidente, che dichiara di avere offerto carta bianca a Marino per operare sul mercato, quando poi alla resa dei conti è stato acquistato a Gennaio un solo giocatore, Datolo, tuttora un oggetto misterioso, può generare aspettative pericolose, destinate a essere deluse.
Cè bisogno di chiarezza, perché in questo momento si fa fatica a capire quale sia la linea programmatica che la società intende perseguire. A lungo si è detto che il Napoli sul mercato avrebbe operato in maniera prospettica, cercando i giovani talenti del futuro, ma, dopo gli acquisti di Hamsik, Lavezzi, Gargano e Santacroce, si è puntato su gente come Rinaudo e Aronica, non certo calciatori prospettici.
La società deve, poi, acquisire maggiore forza e solidità, perché la sensazione di debolezza, offerta in queste settimane di difficoltà, è davvero sconcertante. Una società seria non può, per ottenere una tregua dalle teste calde della piazza partenopea, acconsentire alle loro richieste, scaricando di fatto ogni responsabilità sui suoi giovani calciatori. Se davvero, come riportato da diverse fonti, mai smentite dalla società, gruppi organizzati hanno invitato i giocatori a non farsi vedere in giro per feste, le alte cariche sarebbero dovute intervenire per denunciare queste minacce, anziché avvallarle per settimane con un ritiro punitivo senza senso, che ha mortificato la dignità e alimentato la paura dellintera rosa.
In ultimo urge chiarezza su quale sarà la futura guida tecnica della squadra. Reja è un galantuomo, che merita per la sua storia personale di finire questa stagione, ma ha dimostrato a Torino, come in tante altre trasferte, di trasmettere la sua paura anziché coraggio alla truppa. Se per unintera settimana provi un modulo, per semplificare, alla romana, non puoi alla verifica del campo ripresentare una squadra imbottita di difensori con Santacroce, Contini, Cannavaro al centro, e Montervino e Vitale sulle fasce. In questo modo ti consegni allavversario, regalandogli un intero tempo, e alimenti i rimpianti, quando poi, come spesso è accaduto, nella ripresa il Napoli, libero da ogni zavorra mentale, costringe lavversario nella sua metà campo.
Da: www.capitoloprimo.it
CarloTheMast Player
lunedì 9 marzo 2009
[Serie A Tim - 27°Giornata - Ritorno - 08.03.09] SSC Napoli 0 - SS Lazio 2
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